Gran prix della pubblicità: il resoconto.


Una lezione che ho imparato nella vita è che se non sei tu quello che cammina sul tappeto rosso, allora sei quello che fa a spintoni fuori e fa la fila per prendere il telecomando. E ciò era prevedibile, diciamocelo. Ed era prevedibile anche l' ingresso alle 21.00, dopo che sei arrivato alle 19.00. Ed era anche prevedibile essere rimbalzati a oltranza. Però sono cose che insomma, fanno sempre un pò incazzare.

Organizzazione Evento: Voto 3

Aspettare fuori 2 ore, finchè c ' è una buona compagnia e un paio di cocktail, non è pesante. Ma entrare e notare che tutto quel casino e quella fila hanno come risultato
un teatro semivuoto, è a dir poco comico. Il mio povero nonno diceva in buon toscano: "è inutile fare il ganzo, se tutti gli altri sanno che sei un cozzo."

Michela Vittoria Brambilla: Voto 2

Avevi un conto in sospeso con tutti i grafici e i pubblicitari italiani per via del logo di
Magic Italy( un catalogo di effetti di Photoshop ). Ritirare un premio nella serata del gran prix di fronte a 300 studenti non è stata proprio una gran mossa. Tra un pò non viene giù lo spalto sopraelevato. L' apice è stato raggiunto oggi, durante Studio Aperto: nessun fischio udibile, nessuna contestazione. L' informazione, come al solito, ci ha messo una pezza.

Campagne in gara: Voto 7

Evitiamo i commenti sulle campagne
no-profit. Non voglio essere cattivo. Per gli altri 15 spot in gara non c' è stata molta lotta. Solo 3 erano all' altezza di stare di fronte a una platea di creativi, e 2 di questi se non erro provenivano dalla stessa agenzia, e dagli stessi creativi. Complimenti quindi a Serena di Bruno e Francesco Poletti, DC in United senza bisogno di presentazioni, e soprattutto a Elisa Bindi e Vito La Brocca, i giovani creativi premiati. Al dì là del lip gloss, la campagna Heineken in sè era una figata.

Piero Chiambretti: Voto 9

L' unico che è riuscito a farmi ridere tra finti
VIP e fighe di dubbia provenienza. Ne aveva per tutti, ed è stato un pò la rivincita nazional popolare che cercavo. Forse è attualmente il miglior conduttore italiano. Sicuramente quello con l' ironia migliore.

Hdemiàti presenti: Voto 7

Per l' impegno, per le spinte tra la folla, per le finte camicie e le facce turbate. Per i cocktail di attesa e la cena digestiva. Per la nostra aria da studenti e i fischi da incuranti. Per quella speranza che se ne è andata a 2 minuti dall' inizio.

Voto complessivo: 5,5

Non conquista la sufficienza. Buono l' impegno, e ammirevole anche il fatto che non ci siano state autocelebrazioni. Ma un paio di cadute in basso non le posso perdonare. La pubblicità in italia ha visto periodi migliori, ma da bravi comunicatori, mai abbandonare la faccia del benessere...

A voi lo spot vincitore.


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1 commenti:

Anonimo ha detto...

A me la conduzione sinceramente è sembrata piuttosto incespicante.
Mi piace Chiambretti, ma la serata è stata piena di punti morti e silenzi imbarazzanti, applausi mezzi spenti, battute scontate... Non so, mi sembrava non particolarmente a suo agio. Certo non aveva materiale semplice con cui lavorare. Comunque ho visto spettacoli da due soldi in cabaret tutt'altro che patinati condotti molto meglio.
Per il resto, pienamente d'accordo con te.

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