La televisione. Il web. E gente che si rompe i coglioni.


La televisione è morta.
E non c' era bisogno che lo dicessi io tra l' altro. In realtà non è proprio morta. Avete presente quando sei lì in letto di morte, con l' avvoltoio sulla spalliera, il gufo sopra l' armadio, e gli avvocati in fondo al letto che ti guardano? Beh, siamo a quel punto. L' avvoltoio è il web, il gufo è il Mobile ( si intende smartphone, ovviamente ), e gli avvocati sono la paytv.

Ormai nessuno ci sta più. Nemmeno la casalinga di Voghera si dedica solo alla prova del cuoco, ormai ha anche l'
Ipod pieno di musica di Mina scaricata dal figlio. E magari anche l' account su facebook. E cerca le ricette con Google.

L' antifona sta cambiando, e ancora purtroppo non tutti l' hanno capito. Continuano a limitarsi a caricare spot online, sperando che questo abbia caratteristiche di viralità.

Vi lascio con un video, che è molto più esauriente delle mie parole nel mostrare la natura della tv.


  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Delicious
  • Google Buzz

1 commenti:

Sara Paolucci ha detto...

Ciao Marco, è la prima volta che posto un commento sul tuo blog che da qualche giorno lo sto seguendo con curiosità.

Se posso dirti quello che penso riguardo a quello che scrivi qui sopra, purtroppo la tv non è ancora in punto di morte.
Purtroppo c'è la casalinga che guarda La Prova del Cuoco, ci sono le teenagers che guardano le veline di Striscia e capofamiglia che si "fanno informare" da Studio Aperto.

In fondo se la tv fosse in fin di vita forse in Italia le cose andrebbero un po' meglio.
Non credi?

Posta un commento