Pizza

La domenica sera è il momento della pizza. Ormai è diventato quasi un rituale: il frigorifero è vuoto, il supermercato chiuso, e l' aria fuori ti schiaffeggia non appena apri la finestra.

Così alzo il telefono e ordino le cose più schifose che mi vengano in mente, perchè dopo una settimana di scazzi e lavoro ti senti in diritto di porcheggiare fino in fondo. Ora il caso vuole che in casa mia abbiamo una collezione di volantini delle varie pizzerie. Alcuni vecchi, alcuni nuovi, alcuni con i talloncini promozione, alcuni no. Anche se ordiniamo sempre dalla stessa pizzeria abbiamo la parvenza di poter scegliere quale chiamare: l' arabo, l' eritreo, il marocchino o l' egiziano. L' unico prodotto alimentare per cui veniamo conosciuti in tutto il mondo non è possibile comprarlo da un italiano. I casi della vita.

Insomma, venendo al punto, non trovavo il numero di quello da cui ordiniamo di solito, così ho avuto il dispiacere di chiamare un'altra pizzeria. Una zola e speck, una wurstel e patatine fritte e 2 moretti da 66. La cena che ogni dietologo ubriaco consiglierebbe.

In genere le pizze arrivano fredde. Questa volta sono arrivate fredde, in ritardo, sbagliate, e senza le 2 birre. Se le portavo io a loro invece che loro a me forse arrivavano meglio. Il fatto è che non te la puoi nemmeno prendere con il pony che te le porta. Ti suona alla porta che sembra chiedere asilo politico. Se non è bagnato e con la faccia triste non è un pony. Gli fanno i corsi per questo. Li picchiano anche un po' prima di mandarli in giro. Almeno tu prendi le pizze, paghi, e non ti lamenti per la pena che ti fanno.

Chiudi la porta, la mangi in 3 minuti contati di orologio direttamente dal cartone, e poi vai a morire sul divano davanti alla tv.
Domani è un' altro giorno. Domani si lavora. Domani compro il cinese.
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1 commenti:

Lavinia ha detto...

Io e la mia migliore amica abbiamo lo stesso rituale da anni. L'indiano. Ogni settimana ordiniamo cose incompensibili e pane. Tanto pane. Il ragazzo delle consegne arriva ogni volta con una pila di pane da brivido. Il giorno dopo è un tripudio di Maalox e mal di pancia da svenimento. E pentimento. La settimana dopo è una nuova serata indiano. Poi ci siamo trasferite a Milano, prima lei e poi io. E sai una cosa? Ci pentiamo ogni settimana come la prima volta.

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