Without Fastweb


Sabato, come nel più classico dei film horror, è saltato Fastweb. E Dio disse che era cosa buona e giusta. E noi, in maniera buona e giusta, abbiamo imprecato per 2 giorni.

Oggi sembra quasi strano: scollegato dal mondo, nessuno ti vede, nessuno ti sente. Non so che fare. Ero talmente depresso che sono andato a comprare le tele e i pennelli. E ci tengo a dire che non so dipingere: faccio cose "concettuali". Nel senso che disegno la prima stronzata che mi viene in mente, e cerco di dargli un senso.

Non sono troppo diverso da molti artisti moderni.

Davanti ad una televisione annoiata almeno quanto noi, ci siamo chiesti cosa facessero gli studenti universitari una ventina di anni fa. Canne, alcool, sesso. Sesso, alcool, canne. Mezza pagina di studio. Poi Canne, alcool e sesso. In un certo senso Internet mi ha salvato. In un certo senso che cazzo, fanculo internet. Era meglio quando si stava peggio.
Tutto questo perchè Mark Zuckerberg era universitario, ma fuori dal circolo vizioso sopra citato. Niente Bunga Bunga e tutto il resto. Così deve aver pensato: "Ma io sono 3 volte più intelligente brillante e cazzuto degli altri, ma scopo la metà. Stai a vedere che ti invento una roba in cui i nerd sembrano fighi e i fighi degli sfigati. Una roba che se metti una foto con gli occhiali grandi, e scrivi qualcosa di interessante magari becchi qualcosa di più di quel copridivano della mia vicina di banco." E ci ha rivoluzionato la vita. Ora comanda tutto lui. Addio alle donne moleste, gli adoni, e il circolo vizioso. Vige la democrazia del geek.

Ora, buone donne, la prossima volta che beccate un tipo come questo. Anche se è bruttino, mozzarelloso, poco interessante e anche molto sfigato, dategli comunque un bacetto e tanta buona erba. Si sa mai che vi inventa Diaspora e mettono al bando anche i bar.


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