MindtheGap


Oggi dovevo andare a Verona, e per viaggiare ho preso un regionale, di quelli alla TrainDogs. Uno di quelli che ci mette 2 ore, ferma ad ogni rutto ed è più sporco della mia scrivania. E se potrò, lo prenderò di nuovo, un regionale intendo.

Perchè sui treni lenti e sporchi la gente è più umana, più vera. Sorride, sente caldo, sbuffa, soffre. Non esiste la compostezza degli alta velocità, il silenzio ovattato. Nei regionali ti diverti a guardare le posizioni strane in cui la gente si contorce per far diventare comodo un sedile che comodo non sarà mai. Perchè c' è ancora il rumore del treno, quello vero, che fa tutum-tutum, tutum-tutum. Perchè per la prima volta dopo tanto tempo ho parlato con la vicina di posto, ed ho scoperto che studiava beni culturali ed aveva problemi con la celiachia. Perchè quando sono arrivato è stata una liberazione, ma un pezzo del mio io vagabondo non voleva scendere.
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Delicious
  • Google Buzz

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Benvenuto nei nostri. :)
Che carino devi essere stato, così spaesato e nuovo su quei vagoni a me così domestici.
Per chi è abituato quei sedili trascendono il comodo, e diventano letto, divano di psicologo, poltrona di cartomante, scrivania di ufficio.
Il tum tum neppure si sente, ormai a sincrono con il pompare delle proprie vene e il macinare monotono dei soliti chilometri.
Ben passato a casa mia, ben seduto nel mio soggiorno, e ben venuto per il prossimo viaggio insomma.
Perchè dopo un po' quello sporco entra sotto le unghie, il tuo io vagabondo solo li trova casa, e ti senti libero solo con un biglietto in mano.
Ah, ma trenitalia continua a rimanere una merda.

Copywater ha detto...

Stefania Ti stimo acciodo.

Posta un commento