Studentesso Universitario.



Volenti o nolenti, quando si parla di "case universitarie" ci aggrappiamo ad una serie di cliché. Sono sporche, grigie, disordinate, piene di gente strana che mangia cose strane, guarda cose strane e dice cose strane. Non è vero. Non è vero che sono grigie. Sono bianche, ma macchiate di umanità delle più varie circostanze.

L'appartamento in cui vivo, nonostante sia abitato solo per il 50% da studenti, rispecchia esattamente quell' immaginario comune. Se non fosse per il wi-fi all'ingresso è del tutto simile ad un postribolo degli anni 60', ma con meno puttane e più batuffoli di polvere. I mobili sono talmente vecchi che hanno più anni di noi 4 messi insieme. E l' odore di Fumo/cavolo bollito/topo bagnato è praticamente eterno.

Tuttavia. Tuttavia.
Ci piace prendere tutto ciò che la vita offre e abbiamo aperto il nostro divano al Couchsurfing.
Barboni, nani da giardino, camionisti, puttane, giornalai, tosaerba, gemelle siamesi, tostapane, studenti, spacciatori. Ospiteremo tutti, nei limiti del possibile è chiaro, così da prendere un po' di ognuno, e lasciare ad ognuno un po' di noi.
Se un giorno riuscirò a mettere tutti questi elementi in una sola campagna sarò un uomo realizzato. E Mizio sarà un DC felice. Lui, e i suoi nani.



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