Diario di un copy #2

Un timido sole comincia a sgomitare tra le giornate di Aprile. Pensavo avrei aspettato il salone per togliere i pantaloni lunghi, ma non credo di riuscire a resistere. Per me sono momenti sacri, vanno celebrati. La prima maglietta a maniche corte della stagione. Il cambio di armadio. Il primo pantalone corto. È un punto dell'anno che segna il passo per i mesi a venire.

Non riesco nemmeno più a lavorare. Al mattino mi incanto a guardare la strada che farnetica, dall'alto di una finestra al settimo piano, con l'odore del caffè tra le mani. Starei qui in eterno se non fosse per l'ufficio. Quando non hai tempo da dedicare a te stesso sono i piccoli piaceri quelli che cerchi di goderti.

Da quassù vedo il babone della Pam. Tutte le mattine, con il sole o la neve, porta i suoi accendini e le sue rughe su quel marciapiede, sorridendo alle sciure con le borse della spesa stracolme. Oggi, con il sole primaverile ed un vento fresco che gli lucida gli occhi, vorrei sedere lì con lui.



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