Dopo le feste, come tutti sulla faccia di questa terra apparte Roby e Marìka, sono ingrassato. Ma non di un chilo, perché io devo sempre essere esagerato. Di 5 chili. Come quando all'asilo tutti i bambini mangiavano le formiche, io mangiavo le cavallette e le lucertole. Dovevo sempre strafare. In compenso oggi so che una cavalletta ha un lontano retrogusto di pollo.
Comunque, dove eravamo rimasti... Ah sì, sono ingrassato. E quindi per rimediare a questo ultimamente sono diventato anch'io uno di quelli che compra robe strane e cucina robe strane. Quelle che hanno nomi che cominciano con la K, la Y, la Q e che usano tutte le lettere dimenticate dell'alfabeto. E ciò non sarebbe nemmeno male se poi non avessi l'effetto collaterale: la fame.
Ho una fame incredibile. Atavica. Viscerale. Inestirpabile. Talvolta mi fa vergognare.
Oggi avevamo un PPM. Quelle riunioni con tanta gente che non conosci e il cibo al centro del tavolo. Caffè, succo di frutta, biscotti. Biscotti. (Testa inclinata all'indietro e bavetta colante tipo Homer).
Credetemi, quando mangi cose insipide e verdurine verdurelle dalla mattina alla sera anche un biscotto può diventare il diavolo. Erano di quelli che odorano di burro, con le gocce di cioccolato o i granelli di zucchero sopra. Non ho resistito.
"Mah si...si potrebbe fare così." - "Si, riteniamo sia la cosa migliore" - "Beh, a meno che non si sviluppino problemi siamo d'accordo". Biscotto. "E per gli attori cosa avete deciso?" -"Lui è molto bravo, e poi pensavamo lui come sparring partner". Biscotto. "Si, poi per il virale...." Biscotto.
Poi venne la pausa.
Una manciata. Tutti miei. Sembravo mia nonna quando prende le pasticche per la pressione. Biscotti, venite a me! SI! E fiumi di succo d' arancia. E caffè. E biscotti. E ognibendiddio.
Stasera sono entrato in palestra ad orecchie basse. E poi a letto senza cena.