Odio le emoticon.


Le emoticon per un copywriter sono come un calcio nei coglioni di punta. E se non lo sono per tutti i copywriter, lo sono almeno per questo.

Così, da buon studioso di alti ideali, mi sono prodigato per scrivere 8 buone regole per chi, da oggi in poi, comunicherà con me attraverso mail, chat o lettere chiuse con ceralacca.

  1. Usa meno emoticon possibili, e se proprio devi usarle sappi che mi piacciono queste.
  2. L’ambiguità esiste sempre finché non ci si guarda negli occhi. Fa parte del gioco. Se proprio vuoi escluderla esprimiti meglio con le parole.
  3. Capisco l' ironia, ho un buon senso dell' umorismo, e non mi offendo nemmeno se mi mandi a cagare.
  4. Spiegami la differenza tra =D e :D e potrei anche non ritenerti un coglione dopo che ne utilizzi due di fila.
  5. Se sei un uomo sappi che l' uso continuativo di emoticon metterà in dubbio la tua identità sessuale ai miei occhi.
  6. Per ogni abbreviazione che usi una fata perde le ali, per ogni emoticon muore un unicorno. Se fai una combo un prete si trasforma in un orco.
  7. Se percaso non rispondo ad una tua battuta sappi che non c' è bisogno di aggiungere nessuna faccina, peggiori solo le cose.
  8. Se userò una faccina vi autorizzo a rinfacciarmelo, sto cercando di curarmi.

P.s. Tutto questo non vuol dire che io non le usi, ma se le persone mi capissero alla prima e avessero una giusta concezione della mia ironia mi sarei evitato un paio di incomprensioni.
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1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie. Combaciante sintesi di ciò che provo per le faccine.

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