Cronaca di un copywriter a Melbourne - Giorno 96

Le idii di Aprile si avvicinano. L’autunno soffia su Melbourne, e le foglie malinconiche riempiono le strade. Sono 3 mesi che ho lasciato l’Italia, 96 giorni per precisione di cronaca. Ci sono cose che ho imparato, e cose che ancora devo capire. Oggi tratterò le prime. Al mio ritorno su quell’aereo, cercherò di portarle con me.

Cosa ho imparato:

Ho imparato che “How’s going mate?”, non è sempre una domanda retorica. Ho imparato ad apprezzare qualsiasi cibo, senza far domande sugli ingredienti. Ho imparato ad attraversare la strada guardando dalla parte giusta. Ho imparato a chiedere il perché di ogni cosa. Poi ho imparato che a volte è meglio non chiedere il perché di ogni cosa. Ho imparato a voler bene ai miei animali domestici, le Cockroaches, simpatiche blatte che mi sorridono al mattino quando vado in bagno. Ho imparato che il culo prima o poi gira per tutti, devi solo continuare a muoverti. Ho imparato che, per quanto impegno ci metta, non riuscirò mai a lavare e stirare come mia madre. Ho imparato a rispondere “Buonasera”, quando dall’altra parte del telefono sento un “Buongiorno”. Ho imparato che in altre culture un sorriso può significare imbarazzo. Ho imparato il retrogusto dolceamaro che segue alle telefonate oltreoceano. Ho imparato che in inglese la traduzione di tamarro e lo slang per dire “italiano” sono la stessa parola. Ho imparato cosa vuol dire arrivare a fine mese sudandosi ogni centesimo. Ho imparato ad avvicinare gli opossum e a fare il verso dei pinguini. Ho imparato un po’ d’inglese, un po’ di francese e un po’ di spagnolo. Ho imparato che la felicità è una Ciambella glassata alle 2 del mattino mentre torni da lavorare. Ho imparato a pormi dei limiti, ed ho imparato a non rispettarli. Ho imparato a convivere con Cinesi, Colombiani, Australiani, Inglesi, Tedeschi, Francesi, Finlandesi e Americani. Ho imparato a lasciare le mance. Ho imparato a portare 4 piatti. Ho imparato a cambiare idea, a cambiare programma, a cambiare lavoro, a cambiare strada, a cambiare caffè, a cambiare espressione.

Ho imparato a non smettere di imparare.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Like.

mizio

Anonimo ha detto...

Maledetto figlio di puttana.

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