“Viaggiare per 3 giorni percorrendo 2000 km. Dormire con gli
Hippie. Declinare l’invito della signora settantenne che ti offre i biscotti
con l’erba. Dormire in una panchina. Dormire in un Mac Donald. Dormire in un
bungalow in cui acqua ed elettricità sono lusso. Mangiare noodles a colazione.
Rannicchiarsi dentro il sacco a pelo al mattino. Guardare le stelle di un emisfero
che non conosci. Cercare forme strane nelle nuvole. Prendere treni e prendere
pulman. Perdere scarpe e ore di sonno. Vivere in un campervan anni 80 con altre
4 persone. Tè inglese e sigarette indiane. Svegliarsi alle 4 e mezzo del
mattino per andare a raccogliere le cipolle. Ridere in tutte le lingue. Indossare una collana con il simbolo della
pace. Salutare dal basso gli elicotteri. Leggere, scrivere e guardare film. Scivolare
nelle giornate tediose sotto il sole del Queensland. Caffè solubile senza
zucchero. Filtri di cartone e coperte logore. Pensare al futuro e accarezzare
il presente. Abbracciare un viaggio morbido, sentire un viaggio libero.”
Ho cambiato città. Dopo 6 mesi a Melbourne ho sentito il bisogno di scappare. Il paese in cui vivo adesso è composto da 5000 anime, la maggior parte delle quali obese e con un accento incomprensibile. Divido il bungalow con altre 4 persone, di 3 nazionalità diverse. Ogni mattina, prima che il sole sorga, andiamo alla fermata dell’autobus, aspettando i van degli agricoltori che ci vengono a prendere. Progettiamo il nostro futuro dormendo sui pochi risparmi. Tra circa un mese sarà di nuovo ora di riprendere lo zaino sulle spalle.
“Danzo anche per te
che credi non ci sia
bisogno di muoversi
per restare liberi.”
2 commenti:
che bel post!
letto dal mio pc di ufficio, nel solito condominio, sulla solita sedia che non è da ufficio e che mi fa venire mal di schiena ogni tanto,
è un respiro profondo, un bel film che vorrei vedere, un bel libro che vorrei leggere.
Aspetto il prossimo capitolo!
Danza anche per me amico mio.
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